Lightbox Effect

domenica 20 febbraio 2011

The Chicago Code 1.02: Hog Butcher

[...Dopo gli eventi scioccanti relativi ad l’ufficiale ucciso, "i buoni" Teresa e Jarek si ripromettono di trovare il responsabile ed assicurarlo alla giustizia. Nel frattempo, "il brutto-cattivo" Assessore Gibbons fa visita alla famiglia della vittima per fare le sue condoglianze ed insinuare le responsabilità di Teresa sull’omicidio del congiunto…] L’episodio scorre bene, mi piace l’idea del racconto che fa ognuno, nel "presentare" l’altro, anche se la trama ancora non mi ha coinvolto totalmente. Per quanto riguarda Jennifer, fa degnamente la sua parte anche se, e qui chiedo venia per chi non è d'accordo dell’accostamento, ma il suo personaggio continua a sembrare personalmente,  la sorella gemella di Bette Porter. tbc..




giovedì 17 febbraio 2011

I'm not that kind of a performer

Per dire la verità ne sarei stata delusa se avesse accettato, ma ancora una volta Jeibì, dimostra la persona che è: amazing! Lei che ricordiamo deve il suo successo vent’anni fa ad un film sui generis, dichiara invece su People che che non è una ballerina, e anche per una vagonata di soldi messi alla sua porta non è disposta a dimostrarlo. Bè che non sia proprio una ballerina, ci credo poco, perchè nelle due performances avute in LWord con la Holloman non se l'è cavata tanto male dopotutto.Comunque si nota ancora una volta quanto lei preferisca essere fuori dai riflettori mediatici, apparendo quanto basta qua e là in talk show, solo per promozioni “d’obbligo” legate ai contratti di lavoro. Lei dopotutto ha dichiarato che: “I'm not that kind of a performer", ma molto, molto di più!




martedì 15 febbraio 2011

The Chicago Code 1.01: the beginner

Ok con un pò di ritardo eccomi con la prima. Mi ci è voluto quasi tutta la durata dell’ episodio, per rimettere nell’ ordine d’idee che non si tratta di Bette Porter, ma della sosia Teresa Colvin.  Una cazzuta e determinata poliziotta spinta dall’originalissima “promessa” adolescenziale che un giorno sarebbe stata la sceriffa di Chicago. L’episodio tutto sommato non è stato male, nel contesto potrebbe essere proprio come è stato da tempo descritto, una buona serie, una specie del il buono la bella ed il brutto–cattivo.  Non so se a voi fa questo effetto, ma quando è in scena lei poi, accende da sola il video, bella brava, accattivante, il ruolo le si veste a pennello, anche se solo devo essere sincera,  aimè intravedo già, che tra la capitana e il poliziotto suo co-protagonista sbocceranno le rose, e questo ribadendo quello scrissi in My Name is Bette Porter,  rovinerà almeno per me un pò tutto, vedremo.  Ci si vede per la seconda, cipz!