Con una personale, intitolata "Everglow", Laurel ci porta dentro alla personale visione del mondo e i suoi elementi.
Al museo di Jan van de Togt in Amsterdam periodo 8 luglio-28 agosto. Siateci!
Have you ever wanted to visit Paris? Did you ever wonder where in the world you belong and would make you truly content? If the answer to all three of those questions is yes then you should join Laurel Holloman, Miki Turner and Isabelle Van Rolleghem in the City of Light, Dec. 14-15, 2013 when they launch their Art of Re-Invention seminar.Il blog The Art of Re-Invention ci invita a partecipare nei giorni 14-15 dicembre all’omonimo seminario che ospita tre donne del tutto speciali, le quali, come lo stesso blog scrive, spiegheranno il perché delle loro scelte di vita, le cose per cui si dovrebbero correre dei rischi, in un dibattito tra domande e risposte fatte per ispirare, illuminare, potenziare e divertire. Laurel di suo, firmerà anche manifestare e parlerà della sua trasformazione da attrice a pittrice. Infine per chi volesse partecipare, il blog informa, che il costo del biglietto è di 10€ e che i posti sono limitati visto che la galleria ne può contenere 60. Au revoir!
The Hart Foundation in collaborazione con CIAC presenta a Venezia dal 29 maggio al 29 settembre nelle prestigiose sedi dell’Ateneo Veneto e delle Procuratie del Sansovino in Piazza San Marco nell’Acqua Capisco, un progetto espositivo che ha come protagonista assoluto l’elemento liquido, inteso come veicolo di relazioni, comunicazioni, sentimenti e aspirazioni che passano attraverso di esso per ottenere un riscontro o uno stato d’animo. L’acqua è la zona sospesa, il ponte verso paesaggi della mente dove trovare risposte. La storia, la mitologia e l’arte stessa hanno rappresentato l’acqua nella sua accezione più arcana. Nell’acqua ci si perde nel tentativo di cercare risposte. Ma l’acqua è anche stata rappresentata come luogo dove sospendere tutto, dove ogni pensiero e aspirazione trovano risposta. A volte dall’acqua arrivano anche messaggi di orrore e di violenza. Le opere esposte in mostra hanno tutte in questo elemento il loro tratto comune, nei suoi inconfondibili suoni sono espresse le necessità di relazione e comunicazione dell’uomo. Nel suo fragore c’è il tentativo di nascondere stati di disagio. Nell’acqua, per contrasto, ci si immerge per recuperare tutto ciò che è fuori da essa. L’acqua è raccontata come elemento di condivisione, come interprete di messaggi inclusivi è un elemento circolare, di respiro e di morte. Tutte le opere presentate creano un dialogo, a volte gioioso, spesso doloroso, ma sempre comunque riflessivo. La scelta dei 17 artisti invitati ha seguito il criterio di trovare un giusto equilibrio tra artisti affermati dal curriculum internazionalmente riconosciuto e giovani artisti che nonostante siano all’inizio del loro percorso, hanno già una poetica matura. L’obiettivo del progetto è anche quello di misurare la capacità evocativa e progettuale di generazioni diverse, raccolte intorno a un’idea curatoriale. La sinergia tra Hart Foundation e il museo CIAC ha consentito la realizzazione di questa iniziativa nel migliore dei contesti auspicabili, nell’ambito degli Eventi Collaterali della 55. Esposizione Internazionale d’Arte. La mostra divisa in due importanti sedi espositive, di per sé portatrici di importanti valori storici e artistici come l’Ateneo Veneto in Campo San Fantin e le Procuratie in Piazza San Marco, coniuga al meglio la ricerca artistica al prestigio di due luoghi simbolo della città.
Berlino, capitale di un incredibile fermento artistico euro-internazionale più innovativo e giovane – non a caso Massimiliano Giani fu direttore artistico della Biennale di Berlino nel 2006 – e Venezia, capitale dell'arte contemporanea più consolidata e importante: si muove tra questi due poli la creatività artistica di Laurel Holloman. Prima di essere protagonista dai primi di giugno della collettiva-evento collaterale alla 55 Biennale Arte, Nell'acqua capisco, un racconto attraverso opere di artisti che con l'acqua hanno saputo creare un dialogo, Laurel Holloman presenta a Berlino la personale All The world inside, una selezione di opere di medie e grandi dimensioni che tramite il linguaggio dell'espressionismo astratto si propongono di esplorare i temi del rinnovamento e della rinascita spirituale. “Credo – dice Laurel Holloman – che il mondo sia il luogo del caos e la pittura è il mio rifugio. Mi sento spinta a portare luce nell'oscurità e movimento nell'immobilità con la pura energia di una libera pennellata." Suggerendo allo spettatore quello che potrebbe vedere nella tela, ma senza mai rivelarlo espressamente, la Holloman lascia a ciascuno la possibilità di interpretare l'opera e riceverne le emozioni più vicine alla sua sensibilità. Un approccio audace che si fonda su vibranti pennellate, che alternano sapientemente colore pulito e diluito.
ho lasciato tutto dietro di me. Di tanto in tanto faccio ancora yoga per alleviare lo stress, ma prima di tutto voglio esprimere i miei sentimenti e il mio aspetto non è importante qui. Il mio corpo è solo un contenitore, il mio lavoro è molto più importante. Questo cambiamento di rotta è stato enorme. Quando mi guardo indietro, sono sempre stata la persona che sono oggi, una caotica, tipo solitario leggermente nevrotica.
I explore the how of life with “All The World Inside.” The exhibition is full of large scale paintings that explore inner landscapes.Inizia così l’intervista a Laurel Holloman (link in fondo al post) ospite a Berlino dal 28 aprile al 23 giugno 2013. Per Laurel dopo Parigi (Une artiste au Coeur Libre) e Venezia (In caduta libera) ora a Berlino, sembra che oramai sia definitiva la mutazione dalle vesti di attrice a quelle di pittrice. E questo è molto importante per la stessa Holloman, che ammette quale sia l’importanza per lei ora di essere conosciuta in Europa proprio più come pittrice che come attrice. Sempre in discussione, fisicamente esausta ad ogni compimento delle sue opere, ci rivela che dopo la biennale a Venezia programmata a fine estate, sarà per un’altra sua personale a Londra, il prossimo inverno. Always be welcome, Laurel!
...era come se stessi annegando e l'arte è stata la mia zattera. Ho trovato ispirazione nel dolore, nella rabbia, nel perdono...e il risultato è stata una ricompensa ed una gioia personale...racconta l’attrice presentando le sue opere esposte nell’Ateneo Veneto a Venezia. Tra gli ospiti dell’evento troviamo Gino Strada fondatore di Emergency, cui ricordo, la Holloman devolverà parte dei ricavati per Emergency in Sudan, ma soprattutto le fans che tanto hanno amato Laurel soprattutto come la Tina di The L Word, e che continuano in qualche modo a seguirla e supportala in questa che sembra oramai la sua nuova vita. Proprio grazie a una di queste ragazze, vi linko in fondo al post copertina compresa, una serie di foto inedite [formato PDF#] di Laurel alla sera dell’inaugurazione, ringraziando personalmente la stessa autrice di tale generosità. Ah a proposito, Laurel è splendida! Cipz.
that was press conference. went really well. so far three great reviews. opening night in one hour. didnt sleep installed all nightil che non guasta. Bentornata in Italia Laurel!
Per chi come la sottoscritta si è "persa" la prima personale di pittura di Laurel a Parigi l’aprile scorso, grazie a Miki Turner fotografa e soprattutto storica grande amica della stessa, ci “regala” una cronistoria in video dall’arrivo della bionda in Francia fino all’apertura de “Coeur Libre”. A fine post trovate i 4 link dedicati, oltre a quello postato principalmente dove vediamo la bionda al lavoro. Tanto per farci un’idea di come potrebbe essere anche qui in Italia, quando verrà a luglio per la sua seconda personale a Venezia. Enjoy ladies!
- we spilled wine on our script, ep 1, part 1 of 3
- we spilled wine on our script, ep. 1, pt. 2
- we spilled wine on our script outtakes
- we spilled wine on our script
Un'intervista-video rilasciata al sito francese LGBT “yagg.com”, a seguito della sua prima esposizione d’arte a Parigi, dettagli nei post Laurel's First Solo Art e Laurel si mostra, conclusasi pochi giorni fa. Una frase da ricordare? Sicuramente quella che chiude l'intervista stessa:
"I think it means that I am liberated from the expectations of others that should do from now .... it is very important to me..."
amen!
I was also feeling limited and I knew that I needed to get back into something I did earlier, and that was to get back to painting.Alla serata era presente, oltre a qualche fan, cui è obbligo un personale ringraziamento per le foto, anche l’amica fotografa Miki Turner complice anche di un piccolo intervento durante la presentazione assieme a Laurel. La mostra che si tiene al Mairie du Ve 21 Place du Panthéon –75005, rimarrà aperta fino il 21 aprile, opere che troverete anche in formato poster, un esempio - Red Rain 48X72 - poster tale esperimento proposto con una buona riuscita anche al Dinah Shore la primavera scorsa. Cipz ladies!
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