Lightbox Effect

domenica 23 gennaio 2011

Look, here I am, the homecoming queen...

... I don’t feel that way at all.” E' con questa affermazione che chiude praticamente l'intervista di Jennifer sul “Chicago Sun-Times” intitolata  Jenny from the block  cui il titolo  riprende una canzone di un’altra nota Jennifer (Lopez) di alcuni anni fa. Lei continua ad essere la Jennifer che conosciamo, schiva quanto basta con i media, come sempre, e quindi quando esce una sua intervista, diventa “quasi” un evento da non perdere. Racconta la sua infanzia vissuta proprio a Chicago, del padre, della famiglia e di come si è “affacciata” al mondo dello spettacolo, attraverso la moda. Proprio per essere stata una modella, è stata scelta,  (si mormora che ci siano due versioni diverse, qui ne viene spiegata una…), per il ruolo di Alex in Flashdance, che l’ha consacrata, allora, l’astro nascente del cinema. Troviamo leggendo, anche cosa pensano alcune persone che hanno lavorato con lei nel corso degli anni,due su titti quello di mama Chaiken che dice: “Jennifer can be very exacting, she’s constantly attuned to whether the words and the ideas are worthy of the character, worthy of her. It’s a lovely thing and a very challenging thing.” o quello dell'ideatore  di "Chicago Code" Shawn Ryan:  “highly prepared, thoughtful, flexible. She’s a stickler for accuracy, too. Even if that means delaying production, she’s just so open, receptive”. Bene, a parte noi, i suoi colleghi, chi ha lavorato con lei, c’è qualcuno a cui Jennifer non piace?




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