Lightbox Effect

sabato 3 aprile 2010

Le cattive intenzioni di mama Chaiken

Brrrr alla fine si farà! E’ in procinto di partire nella rete americana di Showtime, l’ultima ideuzza  di quella mente pericolosa di mama Chaiken: The Real L Word! (argomento trattato già nel post The Real F Word). Le era andata male allora (e ben per noi visto le premesse), con la cancellazione dello spin-off protagonista Alice, mentre le è andata da Dio adesso (e sigh, sob, stica..., per noi), con la realizzazione del progetto ben più nefasto dello spin-of stesso; un reality style Grande Fratello in versione lesbolandia. Bè la mia domanda resta come allora la stessa: serviva proprio? A quanto pare la belva, non contenta di come ha fatto finire LWord, regalandoci quell’indimenticabile finale di S6, vuole con sto reality rispolverare in qualche modo con delle “vere” lesbiche, proprio “Le protagoniste” della serie, cioè per dirla breve, ci ri-troveremo in versioni molto de no antri (terra terra), Bette, Tina, Alice, Shane, Dana, Jenny ecc. nella vita di tutti i giorni. Ripeto: serviva proprio? Mò stai a vedere che, visto come la signora ci ha abituati nel passato a scelte non felici in LWord, che per vie traverse esce finalmente come cacchio è morta Jenny?




domenica 28 marzo 2010

Il mio L Word Book

Come vi avevo già anticipato nel post L Word book for everyone...maybe, infine ci sono riuscita: anch’io possiedo il mio LWord Book. Non è stato poi così difficile, a parte dove  non disponendo di una carta di credito (per mia scelta),  ho dovuto chiedere aiuto a mia  sorella, l’acquisto poi è stato come dicevo abbastanza facile. Libro + le spese di spedizione mi sono costati $ 65.45 che  in euro sono 47, il tempo tra ordine fatto il 14 marzo, la spedizione loro dagli States il 23  e la consegna da parte del corriere a casa mia il 26, ci sono voluti  9 giorni d’attesa, non male. Ma ora parliamo del libro: poco più di una agenda, copertina tutta nera con una feritoia in basso a dx fatta a L dove si intravede la sottocopertina sfondo fuxia con un mosaico di piccole foto in miniatura che  troviamo poi a grandezza naturale all’interno del libro stesso. Posso confermare quello che già avevo notato dalle foto che girano per internet, che sono tutte particolari e ben fatte, mi piace "il modo di vedere " che l’autrice ha, dimostrando ancora una volta che stà donna sa veramente fare tutto o quasi. E’ una sorta di diario, un iter fotografico di cosa e come sia stato LWord per Jennifer e le sue compagne di viaggio. Le foto vengono alternate da stralci presi da qualche copione della serie, bello quello che inizia il libro dove si legge “il colloquio” divenuto un cult, fatto nel bagno tra Bette e Tina all’inizio del pilot, quello che, per intenderci, la Chaiken aveva inviato a Jennifer per proporgli (bonta sua) la parte di Bette. Si trovano colloqui fra le protagoniste, tratti in particolari circostanze, come commenti ad una scena o a qualche  evento pubblico cui hanno partecipato durante i sei anni di LWord etc… Quello che più traspare è come veramente queste donne sono diventate con il tempo una famiglia, e le foto ne sono un’ulteriore testimonianza, perchè vedi in esse un unione, un stare bene insieme. Già lo avevo scritto in qualche post di questo blog, ma lo voglio ribadire: The L Word è stato importante per me  personalmente, ma credo che lo sia stato principalmente per le loro protagoniste. Rimane e rimarrà nel suo genere un qualcosa di irripetibile,  e questo book, questo diario fotografico ne è una sostanziale  conferma. Thanks Jennifer!




mercoledì 24 marzo 2010

Ehi, c’è un nuovo sceriffo in città!

Nuova avventura televisiva per Jeibì. Dopo aver interpretato per sei anni la Bette Porter in the L Word, e partecipato a qualche episodio in Lie to Me, Jennifer torna in TV come protagonista di una serie poliziesca chiamata Ride-Along e che andrà in onda l’autunno prossimo per l’americana Fox. Lei sarà nientepopodimeno capo della polizia di Chicago, alle prese con il crimine e i suoi malfattori,  soprattutto con uno in particolare. Mò adesso chiudete gli occhi e provate ad immaginare una Bette Porter versione divisa e distintivo, incazzuta più che mai (solo come lei sa fare), dedita all’unico scopo di far rispettare la legge, magari con un assistente che si chiama James, e una sorella di nome Kit e… aspetta aspetta aspetta, questo è tutto un altro film!