Lightbox Effect

sabato 1 gennaio 2011

Oh Yes, We Are All Right!

Per iniziare l’anno nei migliori dei modi, ho avuto l'occasione di guardare il film The Kids Are All Right, che tanto fece discutere nei siti e forum dedicati, alla sua uscita negli States nell’anno appena trascorso. Presentato qui in Italia fuori concorso, al recente Festival del cinema di Roma, accompagnato da una bellissina Julianne Moore, (premio "Marc' Aurelio" per la carriera), il film racconta in maniera estremamente brillante la crisi di una famiglia contemporanea molto poco convenzionale, della vita abitudinaria di una coppia omosessuale (Annette Bening e Julianne Moore) che viene scombinata quando i due figli trovano il donatore dello sperma (Mark Ruffalo) grazie al quale sono stati concepiti, uno da una madre, uno dall’altra. La discussione principalmente nasce dall'eterno dilemma se una lesbica possa o no, “dormire” con un uomo, in quando il personaggio della Moore, Jules, ad un certo punto, intraprende appunto proprio una liason con Paul, il donatore. Personalmente io credo che noi tutti siamo per prima cosa delle persone, e in quanto tali ci comportiamo per quello che sentiamo di essere, poi che ci siano per forza delle etichette quali ci “indirizzano” su dove dobbiamo stare e soprattutto cosa dobbiamo fare non è che me ne freghi molto. Quello che ho visto io invece è, una commedia realistica cui nel bene e nel male si parla di una famiglia, di una famiglia cosidetta “diversa” ma estremamente uguale come tante "normali", quale giunge a far i conti con la propria vita, bellissimo e molto vero il monologo che la Moore fa nel finale, tirando alla fine una linea da cui ricominciare. Un bel film, brave le due attrici, bravi proprio tutti, in particolar modo un plauso alla regista, Lisa Cholodenko, (ottima “mano”nella scena con il primo piano a rallenty della Bening, quando ha realizzato l’affair di sua moglie con il donatore). Ooh yes, alla fine non solo i ragazzi ma tutti stiamo bene!




Hello duemilaundici!


BUON ANNO! 
                                   
I wish you peace, love and above all lots of laughs.




lunedì 27 dicembre 2010

Quando Jennifer mi insegnò a camminare coi tacchi...

Laurel Holloman Would Make Bette Porter Swoon, Too: The Autostraddle Interview ovvero un’altra bella intervista che Laurel ha rilasciato al sito Autostraddle. Oltre a confermare che sarà in Italia per i primi mesi del 2011, (trovi in  Vacanze Romane tutti i dettagli), per una commissione niente male di ben 30 dipinti, fa una panoramica di come sia stata la sua vita, passando da The Incredibly True Adventure of Two Girls In Love , film cult del genere, e prima personaggio gay di Randy  Dean, fino al più recente e che noi tutte ben conosciamo di Tina Kennard nella serie The L Word. Non manca di citare il “suo” periodo newyorkese l'estate scorsa, dove realizzò la “Tribeca Serie”, che tanti consensi ha ricevuto, vendendo in poco tempo tutti i dipinti della collezione. Cita di audizioni fatte per parti di film, e, questo di certo non è scappato alle più attente, il fatto che parli di suo marito oramai come un ex. Bello è il ricordo che ha per le sue "compagne" d'avventura di L Word, e questo si nota in quasi ogni sua intervista, sottolinei di come si tenga in contatto con loro quotidianamente, sia per consigli con Jennifer Beals, per scambi di idee “artistiche”, con Leisha Hailey, o semplicemente per parlare del più o meno, questo con Rachel Shelley. Che dopo Jennifer le abbia insegnato a camminare con i tacchi alti, la dice lunga che tipo sia Laurel, cioè il mio tipo indubbiamente! Per finire l’autrice nell’ intervista ricorda anche della partecipazione che Laurel stessa farà al Dinah  a marzo 2011,  leggete il post  Laurel al Dinah Shore 2011 per delucidazioni al riguardo. Chiedo venia all' autrice ma anch'io chiudo il pezzo con la perla di saggezza della bionda:
I think that’s true for anyone — if you find something that’s truly liberating… give yourself permission to do it.
Roma aspettami arrivooo!