Lightbox Effect

domenica 8 settembre 2013

Jennifer Novels

Ricordate A Night for Dying Tigers? Bene in questi giorni al TIFF (festival del cinema di Toronto) tra gli altri, viene proposto Cinemanovels (leggi anche Jennifer for Indipendet) dove il regista Terry Miles ha scelto nuovamnete di dirigere parte di quel cast ovvero Lauren Lee Smith e soprattutto la garanzia fatta in persona Jennifer Beals, tutti presenti anche alla presentazione del film (link foto -evento in fondo al post). Il film racconta la storia della figlia di un acclamato regista del Quebec che decide di montare una retrospettiva del suo lavoro. Ma come si vedrà nella clip (link in fondo al post), questa missione porta con sè un po' di bagaglio emotivo. Un’ultima considerazione va dal fatto che Jennifer continua, e questa è un’ulteriore prova, di scegliere film indipendenti alle grandi produzioni, in linea con la sua scelta di vita lontana dal mondano jet-set hollywoodiano. Ultimissimo appunto, si era accennato di una partecipazione del film a Venezia rilevato poi nulla di fatto.

Cinemanovels – clip
Jennifer & CinemaNovels - Album




sabato 27 luglio 2013

Jennifer’s reporter

The first time I met Jennifer was in the late 80′s when she was married to independent filmmaker, Alexandre Rockwell.  At that time my family was living in Paris, and they came to visit us.  My father had been recommended by their mutual friend, John Cassavetes to play a part in Alex’s movie Sons.  Initially, John was supposed to play the part himself, but sadly by that point in his life he was too ill to perform.  This was the first time Jennifer shared screen credit with my father.
Così inizia il racconto di Samantha Fuller di come ha conosciuto Jennifer Beals nel 1992 quando suo padre il regista indipendente Samuel Fuller  diresse Jeibì nel film “Tinikling - The Madonna and the Dragon”. Ora nel centesimo anniversario del padre e in memoria di esso, La Fuller propone il film  A Fuller LIfe, dove coinvolgendo 12 artisti, vuole raccontare il padre, attraverso 12 brani che lo rappresentano. Jennifer così si ritrova narratrice del capitolo Crime reporter. Il film-documentario per chi fosse interessato, sarà presentato al Festival del Cinema di Venezia 2013 (28 agosto-7 settembre) nella selezione ufficiale Venezia Classici. Magari magari metti che una capatina a Venezia la faccia anche la brunetta?

A Fuller Life teaser




domenica 9 giugno 2013

Nell'Acqua Capisco Laurel

Come vi avevo già annunciato in Venezia-Berlino A/R eccoci a Venezia per la seconda volta, con Laurel, nel suo personale itinerario artistico nel vecchio continente poco dopo Berlino e prima di Londra. Laurel in "Nell'Acqua Capisco", espone assieme ad una collettiva di 17 artisti con l'elemento acqua come tema principale. Lei di nuovo bionda dopo il rosso sfoggiato a Berlino, inutile dire è sempre splendida - splendente, (per intenderci date un' occhiata alle foto dell'evento link in fondo al post oltre alla foto del titolo), mentre di seguito vi posto i dettagli della mostra.
The Hart Foundation in collaborazione  con CIAC presenta a Venezia dal 29 maggio al 29 settembre nelle prestigiose sedi dell’Ateneo Veneto e delle Procuratie del Sansovino in Piazza San Marco nell’Acqua Capisco,  un progetto espositivo che ha come protagonista assoluto l’elemento liquido, inteso come veicolo di relazioni, comunicazioni, sentimenti e aspirazioni che passano attraverso di esso per ottenere un riscontro o uno stato d’animo. L’acqua è la zona sospesa, il ponte verso paesaggi della mente dove trovare risposte. La storia, la mitologia e l’arte stessa hanno rappresentato l’acqua nella sua accezione più arcana. Nell’acqua ci si perde nel tentativo di cercare risposte. Ma l’acqua è anche stata rappresentata come luogo dove sospendere tutto, dove ogni pensiero e aspirazione trovano risposta. A volte dall’acqua arrivano anche messaggi di orrore e di violenza. Le opere esposte in mostra hanno tutte in questo elemento il loro tratto comune, nei suoi inconfondibili suoni sono espresse le necessità di relazione e comunicazione dell’uomo. Nel suo fragore c’è il tentativo di nascondere stati di disagio. Nell’acqua, per contrasto, ci si immerge per recuperare tutto ciò che è fuori da essa. L’acqua è raccontata come elemento di condivisione, come interprete di messaggi inclusivi è un elemento circolare, di respiro e di morte. Tutte le opere presentate creano un dialogo, a volte gioioso, spesso doloroso, ma sempre comunque riflessivo. La scelta dei 17 artisti invitati ha seguito il criterio di trovare un giusto equilibrio tra artisti affermati dal curriculum internazionalmente riconosciuto e giovani artisti che nonostante siano all’inizio del loro percorso, hanno già una poetica matura. L’obiettivo del progetto è anche quello di misurare la capacità evocativa e progettuale di generazioni diverse, raccolte intorno a un’idea curatoriale. La sinergia tra Hart Foundation e il museo CIAC ha consentito la realizzazione di questa iniziativa nel migliore dei contesti auspicabili, nell’ambito degli Eventi Collaterali della 55. Esposizione Internazionale d’Arte. La mostra divisa in due importanti sedi espositive, di per sé portatrici di importanti valori storici e artistici come l’Ateneo Veneto in Campo San Fantin e le Procuratie in Piazza San Marco, coniuga al meglio la ricerca artistica al prestigio di due luoghi simbolo della città.

arte.it
Opening night - photos




giovedì 23 maggio 2013

hAPPY bIRTHDAY, LAUREL!



BUON COMPLEANNO, LAUREL




mercoledì 8 maggio 2013

Venezia-Berlino A/R

In Arte in Italia (link foto in fondo al post) troviamo un trafiletto dedicato a Laurel Holloman e il suo personale itinerario artistico in Europa iniziato nel 2012 a Parigi, Venezia, Berlino, di nuovo Venezia a giugno, e per finire a Londra quest'inverno (leggi il recente London in the Winter).
Berlino, capitale di un incredibile fermento artistico euro-internazionale più innovativo e giovane – non a caso Massimiliano Giani fu direttore artistico della Biennale di Berlino nel 2006 – e Venezia, capitale dell'arte contemporanea più consolidata e importante: si muove tra questi due poli la creatività artistica di Laurel Holloman. Prima di essere protagonista dai primi di giugno della collettiva-evento collaterale alla 55 Biennale Arte, Nell'acqua capisco, un racconto attraverso opere di artisti che con l'acqua hanno saputo creare un dialogo, Laurel Holloman presenta a Berlino la personale All The world inside, una selezione di opere di medie e grandi dimensioni che tramite il linguaggio dell'espressionismo astratto si propongono di esplorare i temi del rinnovamento e della rinascita spirituale. “Credo – dice Laurel Holloman – che il mondo sia il luogo del caos e la pittura è il mio rifugio. Mi sento spinta a portare luce nell'oscurità e movimento nell'immobilità con la pura energia di una libera pennellata." Suggerendo allo spettatore quello che potrebbe vedere nella tela, ma senza mai rivelarlo espressamente, la Holloman lascia a ciascuno la possibilità di interpretare l'opera e riceverne le emozioni più vicine alla sua sensibilità. Un approccio audace che si fonda su vibranti pennellate, che alternano sapientemente colore pulito e diluito.

photo article Arte in Italia