Lightbox Effect

giovedì 19 agosto 2010

My name is Bette Porter

Ieri per puro caso, colpa di un pomeriggio più ozioso del solito, cincischiando con il telecomando della tv, mi sono imbattuta nella bella faccia di Jennifer, in un suo film del 2007 “My name is Sarah”, che in italiano tradotto non so perchè diventa  La vita di Sarah, bah!
Per le poche che non sanno,  narra la storia di una donna in difficoltà, perchè vittima dell’alcolismo, con un susseguirsi di eventi, incontri ecc…
Per quanto “ami” Jennifer, devo dire per quello che ho visto, sinceramente poco, il film non mi ha entusiasmato anzi, non so se sia colpa dello stesso,  troppo lento e noioso, lei mi è sembrata  così “fuori posto”.
Questo mi è capitato per un altro suo film, e qui si può dire  con ferma ragione che il film  stesso non aiuta proprio, "Turbolance 2" o qualcosa di simile, bruttino direi, dove lei, film a parte, risulta, come un pesce fuor d’acqua!
Non capisco, se viene mal consigliata o gli sceglie di prima persona tutti films, dove il suo talento viene soffocato dalla mediocrità imperante, fatta da copioni scialbi e basata soprattutto di personaggi scialbi.
Le mie perplessità forse nascono, anzi senza forse, perchè, l'aver interpretato un personaggio così forte come Bette Porter, è stato  poi per me un deterrente, perchè ha alzato l’asticella, perchè l’ho conosciuta veramente, ho riconosciuto il suo talento, per dirla breve mi ha fatto vedere  veramente di che pasta è fatta.
Ammetto che una piccola parte è stata condizionata dal fatto che abbia interpretato una lesbica, quindi diciamo "più apprezzata" da parte mia sicuramente, ma che l'abbia recitata cosi bene,  alla fine ha inciso di più di tutto il resto.  Mi spiego meglio: la Matlin che ricordere nella stessa serie ha interpretato Jodi ed era una lesbica,  non ditemi che sia stato nella sua carriera il personaggio più riuscito, perchè per me lei si era così "fuori posto" e non solo perchè si è trovata tra Bette e Tina.
A parte le battute misere, ma purtroppo è questo che passa il convento, voglio concludere dicendo e ne sono convinta,  che  il nuovo personaggio in Ride-Along, Teresa Colvin,  invece funzionerà, perchè nasce proprio dalle ceneri di  quello che più le  assomiglia, perchè paradossalmente è Bette Porter che ha “creato” Jennifer Beals, e questo Jennifer lo sa bene. cipzribiz!




mercoledì 18 agosto 2010

It's hard to get to the center of things

Laurel fa sul serio! Dopo aver annunciato tramite il suo sito laurelholloman.net, il suo primo art-show di pittura  a Los Angeles, ha ora ha anche inaugurato un nuovo sito tutto dedicato alla “nuova” professione ossia il “laurel holloman studio.net”. Cliccando sul sito, troverete tutte le sue opere in dettaglio, come lo è ben dettagliato anche il suo “Above me”, dove spiega come e cosa sia la pittura per lei.  Ecco in particolare  il passaggio dove presenta la serie:
the tribeca loft series, captures a challenging yet productive time in both my professional and personal life. The series basically chronicles a lovery re-introduction to my favorite city, NY, and a newfound strength and indipendence. The last two paintins, the figurative nudes, I see as a departure from this style because they were part of the beginning of a liberation of some sort
Dalla prima occhiata devo dire, non perchè sia Lei, ma qualcuno lo trovo  veramente pregevole, esempio mi piacciono molto i colori in  Liric, Swan Dive,  di it's hard to get to the center of things notevole sia per i colori ma soprattutto per il soggetto, e quasi una follia farei, ( ma credo che qua devo mettermi in fila), per l’autoritratto di She Burns My Eyes. Ma, come le  ho scritto quale  commento alla foto che ha caricato in twitpic e visibile qui nel post, resta: “<the 'your' painting more beautiful, mmm I want to buy it, its value?>” Non so se abbiate inteso la mia sottile "ironia", eh?




lunedì 16 agosto 2010

Segni particolari: Donna!

Laurel approda su Facebook! Dopo il cinguettare su twitter, la ritroviamo anche sull’altro più “vecchio” social network della rete. Stessa foto di twitter, (anche qui nel post), iscritta rigorosamente con nome e cognome, nel suo profilo appare solo la scheda Info con  con l'unica indicazione di base, che riguarda il sesso: donna, e che donna lo aggiungo io. Al momento, tiene già una quarantina di amici,  ed io  con un click garbato,  ho fatto la richiesta impossibile direi, alla signora stessa, (o chi per essa), di poter far parte della lista, e magari chissà fra un giorno l’altro... Intanto grazie alle buone figliole che volteggiano nel sito tibette.com, vi posso linkare qui l’album, dove ci sono le foto dei suoi dipinti, (chicca nascosta ora in facebook), quadri che molto probabilmente ci ritroveremo in gran parte, nella lista –vendita del suo primo art-show previsto in autunno. Su questo vi consiglio di leggere il recente  Tutte le arti di Laurel dove trovate i dettagli. Chiudo con una considerazione: allora con twitter quando richiesi la possibilità di essere una sua“Follower” mi era andata bene, ora richiedere  di diventare pure sua “amica”, che madonna mia, poi letta così, fa anche uno strano effetto! Cipz ladies.