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domenica 26 giugno 2011

"…and I’d end up looking like a Picasso."

Jennifer Beals verrà ricordata perennemente per due cose: essere stata la “ragazzina ballerina” protagonista in Flashdance, e la lesbica più IN di L Word. Nella nuova intervista dal brittanico Dailymail.co intitolata What a feeling!…  potete ri-trovare tutto ciò, con una “solita” Jeibì dedita a rispondere sempre con il “solito” discernimento  che la contraddistingue, alle “solite” domande che le vengono rivolte ogni qualvolta dalla/o giornalista di turno. Il motivo di questa intervista è data dal debutto televisivo di The Chicago Code nel Regno Unito, tramite il canale Sky1. Lei 47 anni compiuti, che senza make-up (lo scrive la stessa autrice, noi lo confermiamo) è “immensamente bella”, trova strano pure che qualcuno la consideri(?)sexy. E’ una persona pubblica con una vita privata molto riservata, tanto che afferma  che il suo numero telefonico di casa lo hanno solo tre persone che le sono tra l’altro vicine. Parla di Flashdance, del personaggio di Teresa Colvin in TCC, e il periodo riguardante L Word, riassumendolo come:
il suo ruolo di Bette Porter incluso un accenno di scene d'amore lesbico, e anche se ha avuto una clausola nel suo contratto di No-nudità
mi è stata offerta di Playboy e ha detto loro l'avrei fatto quando c'era la pace in Medio Oriente
lei ancora impegnata in alcuni momenti osé sullo schermo.
Come si invecchia, qualsiasi tipo di scena di sesso diventa un problema,
ride.
Per quanto riguarda baciare le donne, in un primo momento ho pensato: Che cosa devo fare? Ma poi ho deciso, questa scena è su di me e come amare questa persona, quindi ho appena reagito a questo. Sono etero e non hanno messo in discussione la mia sessualità in modo che il problema non fossero le scene d'amore.

Il che direi, questo poi le è riuscito alla perfezione, non trovate sorelle?




martedì 14 giugno 2011

Ciao Laurel!

In Italy watching the happiest girls in the world swim in the pool.  No Jet lag  cause we slept 12 hours.ciao.
Da twitter Laurel ci fa sapere che è in Italia ancora una volta. Infatti con tutta la famiglia, armi e bagagli,  compresa babysitter, è atterrata in una località pressoché  sconosciuta, (rumors indicano Rimini in Emilia Romagna), circa 8 ore fa. E’ un viaggio di lavoro, legato alla famosa commissione di dipinti che già vi avevo parlato  in Vacanze Romane. Mmm...dunque, primo come italiana, secondo come titolare di questo blog,  e terzo solo perchè lei continua ad essere aimhè la bionda dei miei sogni, non posso esimermi a dare il mio benvenuto a miss Holloman & family, augurandole un felice soggiorno, con la speranza che venire in Italia, diventi per lei, buona abitudine. Certo che saperla qui, come già lo scrissi…un pò rosica!




lunedì 16 maggio 2011

Roma, I love you!

Mentre negli States ci si avvia verso la conclusione della 1° ed unica stagione, visto il fresco annullamento dalla Fox sulla possibilità di una 2°, sia nel Regno Unito ma soprattutto in Italia, parte o meglio è partito l' 11 maggio scorso su Fox Italia, "The Chicago Code". Per l’occasione Jennifer ha rilasciato al settimanale italiano Io Donna, un’intervista dal titolo “TIVÙ Jennifer Beals torna sul piccolo schermo” dove risponde ad una serie di domande fatte dalla giornalista ed autrice dell’articolo. L’attrice ci rivela che … Ama la bici e i maglioni comodi. Colleziona madonne e non si tira indietro se c’è da sferrare un pugno… Particolare  ringonfiamento del MIO cuore quando dichiara che il SUO luogo del cuore, è Roma…
In parte perché ho molti cari amici che vivono lì, in parte perché è una città che mi apre il cuore e la mente…
Appuntamento allora, ogni mercoledì alle 21.00 su Fox Italia, bye, anzi ciao!




sabato 9 aprile 2011

Life goes on

“Im on a journey that celebrates what i did years ago but mostly leaves it behind. move forward my friends life goes fast u have to grab it”
ed è scoppiato l’inferno, tanto da far bloccare twitter da parte sua. Semplicemente ha detto una cosa che noi tutte sapevamo da tre anni su di lì, quando LWord è finito. Sapevamo, che finiva una serie inimitabile, esempio più recente LipService per intenderci, che non avrebbe soprattutto avuto eguali nella coppia che tanto abbiamo e continuiamo ad amare. Sapevamo anche se qualche volta ce ne dimentichiamo,  che prima o poi anche le sue protagoniste avrebbero proseguito su strade diverse, progetti diversi. Lo è stato per Jennifer con Lie to me, e soprattutto The Chicago Code, lo è anche per Laurel oggi, con la sua arte, e domani chissà, con nuovi ruoli di attrice. Credo che tutto parte dalla mal interpretazione del tweet scritto da Laurel, intrepretandolo appunto come se lei voglia “dimenticare” quel periodo, così che a "qualcuna" di noi, a re-tweet, rimproverandola, ricordando che è diventata “famosa” grazie al ruolo di Tina, e la sua carriera di pittrice “funziona” grazie soprattutto alla comunità lesbica (?) che tanto l’ha sostenuta. Di mio posso dire che tempo fa rimasi più interdetta per quando Laurel dichiarò che non può più ritenersi bisessuale, "leggendola" come una frase un pò messa là, infelicemente, e con poco senso. Questa invece  l’ho interpretata come una dichiarazione dove una persona vuole celebrare una parte della sua vita e carriera importante, e muoversi in avanti, come fanno del resto tutte le persone normali  in questo mondo. Poi dire che rinnega quello che ha fatto ripeto mi sembra esagerato. Cipz!




domenica 6 marzo 2011

Laurel back to europe

“ok back to europe in a few days london brighton milan paris amsterdam berlin madrid back to london. art art more art fooooooood yeah.” da twitter Laurel ci fa sapere che qui a breve ritornerà a far visita il vecchio continente. Tutto è legato, a parte Brighton, dove parteciperà alla convention L8, (ne riparleremo fra una settimana), alla sua attività, in piena realizzazione, di pittrice. Londra, Brighton, Milano, Parigi, Amsterdam, Berlino e Madrid, sono le città cui chissà per qualcuna di noi,  riuscirà l'intento di “beccare” la bionda, in carne ed ossa. Good luck allora,  mentre da parte mia, continuo beatamente a sognare-arla…Welcome in Europe, Laurel!




giovedì 17 febbraio 2011

I'm not that kind of a performer

Per dire la verità ne sarei stata delusa se avesse accettato, ma ancora una volta Jeibì, dimostra la persona che è: amazing! Lei che ricordiamo deve il suo successo vent’anni fa ad un film sui generis, dichiara invece su People che che non è una ballerina, e anche per una vagonata di soldi messi alla sua porta non è disposta a dimostrarlo. Bè che non sia proprio una ballerina, ci credo poco, perchè nelle due performances avute in LWord con la Holloman non se l'è cavata tanto male dopotutto.Comunque si nota ancora una volta quanto lei preferisca essere fuori dai riflettori mediatici, apparendo quanto basta qua e là in talk show, solo per promozioni “d’obbligo” legate ai contratti di lavoro. Lei dopotutto ha dichiarato che: “I'm not that kind of a performer", ma molto, molto di più!




domenica 23 gennaio 2011

Look, here I am, the homecoming queen...

... I don’t feel that way at all.” E' con questa affermazione che chiude praticamente l'intervista di Jennifer sul “Chicago Sun-Times” intitolata  Jenny from the block  cui il titolo  riprende una canzone di un’altra nota Jennifer (Lopez) di alcuni anni fa. Lei continua ad essere la Jennifer che conosciamo, schiva quanto basta con i media, come sempre, e quindi quando esce una sua intervista, diventa “quasi” un evento da non perdere. Racconta la sua infanzia vissuta proprio a Chicago, del padre, della famiglia e di come si è “affacciata” al mondo dello spettacolo, attraverso la moda. Proprio per essere stata una modella, è stata scelta,  (si mormora che ci siano due versioni diverse, qui ne viene spiegata una…), per il ruolo di Alex in Flashdance, che l’ha consacrata, allora, l’astro nascente del cinema. Troviamo leggendo, anche cosa pensano alcune persone che hanno lavorato con lei nel corso degli anni,due su titti quello di mama Chaiken che dice: “Jennifer can be very exacting, she’s constantly attuned to whether the words and the ideas are worthy of the character, worthy of her. It’s a lovely thing and a very challenging thing.” o quello dell'ideatore  di "Chicago Code" Shawn Ryan:  “highly prepared, thoughtful, flexible. She’s a stickler for accuracy, too. Even if that means delaying production, she’s just so open, receptive”. Bene, a parte noi, i suoi colleghi, chi ha lavorato con lei, c’è qualcuno a cui Jennifer non piace?




lunedì 27 dicembre 2010

Quando Jennifer mi insegnò a camminare coi tacchi...

Laurel Holloman Would Make Bette Porter Swoon, Too: The Autostraddle Interview ovvero un’altra bella intervista che Laurel ha rilasciato al sito Autostraddle. Oltre a confermare che sarà in Italia per i primi mesi del 2011, (trovi in  Vacanze Romane tutti i dettagli), per una commissione niente male di ben 30 dipinti, fa una panoramica di come sia stata la sua vita, passando da The Incredibly True Adventure of Two Girls In Love , film cult del genere, e prima personaggio gay di Randy  Dean, fino al più recente e che noi tutte ben conosciamo di Tina Kennard nella serie The L Word. Non manca di citare il “suo” periodo newyorkese l'estate scorsa, dove realizzò la “Tribeca Serie”, che tanti consensi ha ricevuto, vendendo in poco tempo tutti i dipinti della collezione. Cita di audizioni fatte per parti di film, e, questo di certo non è scappato alle più attente, il fatto che parli di suo marito oramai come un ex. Bello è il ricordo che ha per le sue "compagne" d'avventura di L Word, e questo si nota in quasi ogni sua intervista, sottolinei di come si tenga in contatto con loro quotidianamente, sia per consigli con Jennifer Beals, per scambi di idee “artistiche”, con Leisha Hailey, o semplicemente per parlare del più o meno, questo con Rachel Shelley. Che dopo Jennifer le abbia insegnato a camminare con i tacchi alti, la dice lunga che tipo sia Laurel, cioè il mio tipo indubbiamente! Per finire l’autrice nell’ intervista ricorda anche della partecipazione che Laurel stessa farà al Dinah  a marzo 2011,  leggete il post  Laurel al Dinah Shore 2011 per delucidazioni al riguardo. Chiedo venia all' autrice ma anch'io chiudo il pezzo con la perla di saggezza della bionda:
I think that’s true for anyone — if you find something that’s truly liberating… give yourself permission to do it.
Roma aspettami arrivooo!




lunedì 20 dicembre 2010

Vacanze romane

Quando la montagna va da Maometto. Ebbene sì, vi ho parlato nei vari posts di Laurel e le sue ospitate nelle conventions sparse per l’Europa (ed una prossima prima negli States), sempre con quel piccolo “rammarico” di non poter vedere da vicino tale bellezza. Bene, ora che ufficiale, sorelle mie, soprattutto sorelle italiane, Laurel si “offre” in un piatto d’argento. Mi spiego, leggendo una intervista che ha rilasciato per il sito CherryGRRL.com, lei stessa annuncia che da gennaio, complice una commissione d’arte, si trasferirà  nientepopodimeno  in Italia, precisamente a Roma  per  un pò di mesi. Ora potete pensare che ciò non capita tutti i giorni, cioè the woman of my dreams venga a vivere praticamente in casa, e come io, me, la medesima sottoscritta, non possa solo far finta di niente. Ahó, c'è qualche sorella fortunella de Roma che mi ospita?




martedì 30 novembre 2010

Laurel Holloman al Dinah Shore 2011

Oramai più che mai proiettata nel mondo dell’arte, Laurel participerà al prossimo Dinah Shore del marzo 2011, (Qui i dettagli), dove come è stato annunciato nel suo sito www.laurelholloman.net "We are going to be at The Dinah, in a cabana by the pool, signing posters and taking orders for the Tribecca series as well as any other paintings Laurel has available at that time." Quasi tutte, almeno chi ha seguito LWord, ha conosciuto il Dinah Shore Weekend, per l’episodio 112 "Looking Back" , quando le ragazze a parte Bette grrr, partirono a seguito di Dana, invitata come ospite VIP da “lesbica-famosa”, all’evento tutto al femminile di Palm Springs. Il grrr per Bette è perchè se invece di rimanere a casa, con il Big Jim chiamato Candace,  ci andava pure lei, forse, non capitava quello che è capitato poi...vabbè! Posso immaginare ora Laurel, quando oltre a trovarsi in mezzo ad una orda di "femmine arrapate", dovrà anche spiegare, se non lo farà nel frattempo, come si fa, etichette a parte, a "tornare" etero dopo che per anni si è dichiarata apertamente bisessuale. Se ben ricordo anche Tina per un periodo era confusa al riguardo!




venerdì 26 novembre 2010

Interview with Laurel Holloman

Chi non sogna soprattutto da più giovane, di poter incontrare e magari anche intervistare come questo caso, il suo cantante od attore preferito?  Ci sono persone che per una indubbia capacità, padronanza della lingua e  anche con una dose di fortuna, riescono in ciò. Una di queste per chi come me gira tra i forum, (soprattutto L-Word.com e Tibette.com), la conosce bene è B&TF al secolo Lana (che ringrazio per l'intervista). Non è la prima intervista che fa alla bionda (in questo caso dei MIEI sogni) Laurel Holloman, e devo dire che un pò d’invidia  onestamente, io la provo. In questa che è divisa in più parti, (trovi i link in fondo al post), si parla, dell’arte e Laurel, attività che Laurel  si è dedicata ormai da tempo, descrivendo alcuni suoi quadri e  spiegando il perchè della scelta come tecnica dell’astratto e quella dei colori, e come ognuno di essi sottolinei lo stato d’animo dell’artista in quel momento. Nella seconda invece, è fatale che si parli di LWord e di Bette and Tina, del loro rapporto, e la maturità come coppia acquisita nel tempo e conclamata nella S6. Riprende anche un “vecchio ritornello “ quello della possibilità del film su LWord, e come il cast sarebbe disponibile, sempre se  il copione è buono, ancora alla realizzazione. In Laurel about Life, terza ed ultima parte invece, è la vita come protagonista, e come essa sia secondo Laurel, divisa tra le sue figlie, il lavoro e con un pò di malinconia per il North Carolina, suo paese natio. Chiude l’intervista semplicemente dicendo quello che un pò ce lo auguriamo anche noi stesse:
I just want to be doing what I love and be surrounded by people that I love
E noi ti amiamo Laurel Ooh come ti amiamo!

- Laurel on her art
- Laurel on The L Word
- Laurel about life




giovedì 25 novembre 2010

Il maresciallo Beals


Il video riprende   l’intervista fatta alla  “Grand Marshal of the McDonald's Thanksgiving Parade 2010” ovvero The grand Marshal, the Princess, the Queen of Chicago Jennifer Beals. Bè questa è la differenza tra noi italiani e gli americani: negli States hanno il maresciallo Beals noi il maresciallo...Rocca, vabbè! Per quanto mi riguarda lode lode lode ed eterno “Thanksgiving”  alla mamma e papà di Jennifer per cotanta bellezza.




giovedì 11 novembre 2010

I hate all labels!

Uscirà tra breve, ma già gira online la foto copertina (vedi anche Face to Face Hot to Hot) e qualche stralcio, dal titolo "Laurel Holloman speaks to Rachel Shelley about her creative career change" tratto dall' intervista che Laurel ha rilasciato appunto a all'amica Shelley, per il magazine Diva di dicembre. L’aveva preceduta in questo (nel numero di agosto), Jennifer Beals, argomento trattato anche in She is!. Tornando alla bionda, già dalla copertina possiamo capire che troveremo una Laurel decisamente “spogliata” di tutto, infatti da quanto ho letto, si racconta a tutto tondo, sulla sua famiglia, lavoro, e la decisione di “fermarsi” un pò, per potersi dedicare a tempo pieno alla pittura, sua passione da sempre. Troviamo anche il perchè, che scommetto aprirà lunghi "dibattiti" tra le fans, di non definire e definirsi più come bisessuale, e ce lo spiega così:
I think maybe I shouldn’t identify as bisexual. I’m just not sure it’d be right to use that label again. I used it in my 20s because I was trying to be honest. I had an experience after I shot Two Girls in Love [Laurel’s breakthrough film role, over 15 years ago] and I thought it was a possibility. I guess I thought I could be bisexual. But then it never happened again. I’ve never had a relationship with a woman, so all my gay friends are like, you can’t use that label. You’re a straight girl that had a bi-curious hiccup. That’s what Leisha [Hailey, aka The L Word’s Alice] says.
perchè per lei la bisessualità, può essere un campo minato politico:
Thing is, I know that by backing off that label, it could look like I’m afraid. But, as an older woman, I’m very clear about my sexuality. I’m more solid in my identity, I never question it. But I’m also a very open person, maybe naively open… I’m comfortable in my skin. I don’t need a bunch of smoke and mirrors. I consider myself straight, I guess, but… I hate that label too. I hate all labels!
Sulla sua decisione di ri-stabilire se stessa come artista, ha detto a DIVA:
It’s always really hard for me to show a painting. I think at then beginning, when you’re putting yourself out there and you’re scared to death and you’re worried you’re going to be judged, you have to say 'Am I happy?' And if the answer is 'I’m happy' you just have to keep going. I’ve picked something that is totally subjective, and the thing is, I’m totally happy.
Fa un pò di luce poi sulla notizia che stata per un periodo di tempo, “truccio” di molte fans della separazione da suo marito, dichiarando che sta nel mezzo sì di una separazione, ma definita "di prova” così che lei attualmente non è del tutto sicura se classificarsi come una madre single (di due figlie) oppure no. L'articolo si chiude con una domanda: "sono stati gli enormi sconvolgimenti nella sua vita personale, o, che cosa, a scatenare questo cambiamento epocale nella carriera?" A giudicare dalle foto, direi che è stato un cambiamento più che...salutare, mammamia bella!
pss: Il nuovo numero è in vendita dal 11 novembre in ogni edicola, supermercati e librerie, oppure è possibile scaricare come applicazione per l'iPhone e iPad.

- Article and photos in Diva




mercoledì 10 novembre 2010

Vedi Laurel e poi...


E 'una Laurel Holloman, appagante e più che mai quella che abbiamo incontrato. Nonostante l'ora tarda in cui era prevista l'intervista, con grande gentilezza e disponibilità ha risposto alle nostre domande. A risposto del suo ruolo di Tina Kennard nella serie lesbo di fama mondiale 'The L Word', ma ha anche accettato di di giocare a 'foto', che la portò a parlare con nostalgia, entusiasmo ed emozione su Proposition 8, l'adozione della figlia, e, naturalmente, sulla sua pittura, dove ci sarà sicuramente la possibilità di vederla presto a Parigi. Un grande ringraziamento a lei per questo bel momento ...




domenica 7 novembre 2010

That original journey has not ended

“on a scorching-hot day in Chicago, Jennifer Beals is standing on a bridge that overlooks a river and a dusty boatyard, preparing to film a scene for her new series, Ride-Along. In her role as Teresa Colvin…”Così comincia l’intervista-articolo  a Jennifer Beals sul magazine More. Rare sono le volte che Jennifer parla della sua vita privata, della sua famiglia, ma forse “colpa”del caldo, (l’intervista è stata fatta, quanto pare nei i tre giorni più caldi, l'estate scorsa) o ri-trovarsi a casa, a Chicago, dopo anni vissuti a Vancouver, ritornata per girare la nuova serie poliziesca “The Chicago Code” e che ha tutti i presupposti, per diventare il fiore d’occhiello della Fox per la prossima stagione televisiva. L’articolo si snoda con lei che si racconta quasi a 360° sulla famiglia di adesso, quella con il marito ("We met through a mutual friend") e la loro figlia di 5 anni, e quella di allora con la mamma e il papà morto quando aveva 9 anni. Parla di fede  e del suo personaggio di Teresa Colvin simile a quello più famoso di Bette Porter di LWord dicendo:
Comparing Teresa with The L Word’s Bette, Beals adds, “They’re both incredibly strong; they’re both righteous. Teresa is like Bette on steroids. She’s even more driven, not as tenderhearted.
Parla lei ma parlano anche altri che l’hanno conosciuta, come l’attrice Jodie Foster, vecchia conoscenza dai tempi di Yale, ed una dei primi “acquirenti “di alcune foto fatte da Jennifer allora:"She took photographs. I never believed she was going to be an actress; it didn’t seem to fit her personality. She’s not somebody who needs to dance on a table with a lampshade on her head to get attention."Ne parla l’amica decennale Elisabeth Berkley, anche lei attrice (apparsa nella stagione finale di LWord), affermando che Jennifer è: "She’s aseeker in a beautiful way". Ne parla e sempre ne ha parlato in modo entusiastico, anche la Chaiken, madre e boss di LWord, cui deve molto a Jennifer ed il suo talento, capace di “inventare” Bette Porter, infatti dice: "Jennifer can be very exacting. She’s constantly attuned to whether the words and the ideas are worthy of the character, worthy of her. It’s a lovely thing and a very challenging thing." A proposito di Chaiken e di LWord, molto interessante quando Jennifer racconta la "teoria delle aragoste", facendo riferimento al finale controverso e mal digerito anche da lei, di LWord:
“When you cook a pot of lobsters and they’re all male, you need to put the top on, because if one male gets out, he’ll try to help all the others get out.” She pauses, then adds, “But if you’re cooking  a pot of female lobsters, you don’t have to put the top back on, because if one female starts trying to get out, the others will try to drag her back into the pot. Isn’t that awful?” She hated the  way the plot forced the women to turn on one another. “My point is, we’re not lobsters,” she said. “It would have been nice to end it differently.”
In poche parole, forse si è persa l'occasione di sfatare il mito che le donne non riescano a far "squadra" tra di loro.Altro argomento affrontato è la fede e Dio in genere, e su come la pensa, visto che è cresciuta in una famiglia non religiosa “her mother is a lapsed Catholic”, così lei dice al riguardo:
in some ways they are there; you just don’t see them necessarily. I don’t believe it just ends when somebody dies.
e
“Whether it’s that moment in acting when everything is suspended and you’re not yourself, or breaking through the veil of a very long run or swim, or hearing my daughter laugh— they are all pathways to what I think God must be.”
Chiudo con una delle tante perle di saggezza, cui Jennifer ci ha deliziato nel corso degli anni:
I’ve never lived my life to please someone else, trying to fit in,” she adds, “because that’s just a huge waste of time and causes all sorts of unnecessary anguish.
Ma quanto è vero!

- all article and photos from More




martedì 14 settembre 2010

Another more Night for Dying...Beals

Dopo essere stato presentato al TIFF il 10 settembre scorso, e pare con lusinghiere recensioni riguardo soprattutto alla perfomance di Jennifer, A Night for Dying Tigers partecipa in concorso ad un altro evento sempre in Canada. Il 30 settembre e fino a metà ottobre, parte, infatti, il VIFF ovvero Vancouver international film festival, dove dei films canadesi si contenderanno nel ET Canada Award for Best Canadian Feature Film la somma di 20000 $ come premio per il miglior film. Visto che si è rivelata magra per le fans più coraggiose accorse a Toronto, sperando di poter “vedere” Jeibì, inutilmente, forse saranno più fortunate a Vancouver, anche perchè lì, Jennifer gioca veramente in casa!




sabato 11 settembre 2010

Brush with the Abstract

"Renowned for her iconic lesbian roles on The L Word and in The Incredibly True Adventures of Two Girls in Love, actress Laurel Holloman has been busy trying her hand at another form of artistic expression – large format abstract painting..."
Così comincia l’intervista che Laurel ha rilasciato a Tracy E. Gilchrist nel sito di SheWired.com. Si parla soprattutto di pittura, dalla sua recente “esperienza estiva” full immersion di New York, al ritorno a casa a Los Angeles, attraverso l’apertura con successo, del sito il laurelhollomanstudio.net e questo dice, grazie al tam-tam delle fans, e con l'importante commissione proveniente dall'India per un centro yoga. Qualche accenno anche per il suo lavoro di attrice, come quello di Gigantic di prossima uscita, (ne ho parlato in Lu on air), delle sue esperienze cinematografiche recenti e non, citando, e ci mancherebbe, il suo personaggio più famoso di Tina Kennard in L Word. E proprio su quest’ultima ne esce un’ interessante riscontro, di come lei che è così legata all’arte, si sia trovata a recitare la parte della compagna di un’appassionata d’arte, e di come tra un ciak e l’altro proprio con Jennifer, si soffermavano a parlare dei dipinti e quella beautiful art, che circondava la casa di Bette e Tina. Aggiunge poi che Jennifer stessa sia una conoscitrice profonda della storia dell’arte, sottolineandole anche le ottime capacità fotografiche. Conclude l' intervista affermando
I don’t know, though. I just look at it like maybe it will lead to another part in a lesbian film or TV show, and I would get that gift again. And it would be a really great, strong wonderful character. That’s what I see – that I was given the blessing of Randy Dean and the blessing of Tina Kennard, and those characters would have never been each other. So I like to look at it like there was a lot of range in there.
Aspettiamo fiduciosi anche noi miss Holloman!




mercoledì 8 settembre 2010

The acting always came first

Di recente presentato al TIFF (Toronto International Film Festival), A Night for Dying Tigers ha tra i protagonisti, come ben saprete, Jennifer Beals. Per l’occasione vi posto un’intervista dal titolo  "Questions for Jennifer", che la stessa ha rilasciato al sito the star.com. L’articolo si snoda con la spiegazione di Jennifer sul il perchè aver scelto questo film, all’intepretare il personaggio di Melanie, cui il marito (descritto pure antipatico ed infedele), dovrà passare i prossimi cinque anni in prigione, fino alla conclusione di come la pensa della prossima uscita di musical teatrale su Flashdance in programma a Londra. Dopotutto per Jennifer "The acting always came first." Bye signore…




mercoledì 1 settembre 2010

Look Laurel, Listen Laurel

Potrei intitolare il post “due piccioni con una fava”, visto che vi propongo ben due notizie su la bionda Laurel. Andiamo in ordine cronologico: domenica sera si sono svolti a Los Angeles gli Emmy Awards televisivi, e Laurel come l’anno scorso vi ha partecipato. A parte il vestito, che, aperta parentesi, da buona americana qual è come la collega Jennifer, diciamocelo, non sanno proprio vestirsi,  chiusa parentesi, lei è sempre un piacere vederla, e grazie anche alla sua buona amica Miki Turner che fa la fotografa, l’abbiamo potuta "ammirare" in due tre foto e shots video “fai da te”. L’altra notizia riguarda la partecipazione stamattina al programma radio australiano,  cosa che vi avevo già annunciato pochi post fa in Laurel, Leisha e Rachel in The Hump Day Crew. Il tutto è racchiuso in un’ intervista telefonica divisa in due parti, con la sola Laurel protagonista, anzi la sua voce.

Emmy Awards 2010:

interview:
Laurel Hump Day Crew                                 for download link
Laurel Hump Day Crew part 2                       for download link


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I’m a hopeless romantic

Nel mezzo del trasloco che la portata di nuovo a Los Angeles dopo una breve parentesi passata nella  tanto amata New York, Laurel Holloman ha rilasciato un’intervista al sito di After Ellen. Nel colloquio che riporto qui, parla su tutto di The L Word, della sempre remota possibilità di un film sulla serie, dove peraltro precisa che è pronta a tornare a vestire i panni della bionda produttrice, della “sua” pittura e di una prospettiva un pò sfocata di come sarà il suo futuro soprattutto di attrice. Sottolinea quanto sia perfetta Jennifer nel suo nuovo ruolo in Ride-Along, di come le piacerebbe ritornare a lavorare con Erin Daniels, Rachel Shelley, Mia Kirshner e Kate Moennig, (più o meno tutto il cast di LWord). Infine alla fatidica domanda "If the show were to have continued, where would Bette and Tina be a year and a half later?" lei risponde:
That’s a great question. I think they’re together, stronger and have that balance that they needed in the relationship. I’m a hopeless romantic, so I’d like to think that they’re doing well.
Anche a noi piace pensarlo Laurel!